Storie incredibili ci chiaman
Dal dolore del mio capezzal
Di una perdita e una madre che ora affama
I passi un randagio temporal
Per denudar sentieri vili
E uno strisciare senza vivere
Di scarti che non distinguon dimore da porcili
E figli stracciati senza alcun perché
Dalla pallida Mirò
Il temporale scaraventa sempre più
La natura al soldo di una debolezza
Figlia di una negata gioventù
Dalla pallida Mirò
La tormenta calla intensa a rispedir
Denutrite gioie andata già in partenza
Pregando che tutto possa sparir
Mirò che sa di aver le prove
Confinate per un dio maggior
A un piacere malmenato che rimuove
Figli spariti senza una ragion
Reliquia di se stessa irrisa
Per ricoprire il buio e nulla più
Mirò sogno di schiarir
Senza volti né divisa
Voli percossi di una gioventù
Dalla pallida Mirò
Il temporale scaraventa sempre più
La natura al soldo di una debolezza
Figlia di una negata gioventù
Dalla pallida Mirò
La tormenta calla intensa a rispedir
Denutrite gioie andata già in partenza
Pregando che tutto possa sparir
Dalla pallida Mirò
Il temporale scaraventa sempre più
La natura al soldo di una debolezza
Figlia di una negata gioventù
Dalla pallida Mirò
La tormenta calla intensa a rispedir
Denutrite gioie andata già in partenza
Pregando che tutto possa sparir
Dalla pallida Mirò
Il temporale scaraventa sempre più
La natura al soldo di una debolezza
Figlia di una negata gioventù
Dalla pallida Mirò
La tormenta calla intensa a rispedir
Denutrite gioie andata già in partenza
Pregando che tutto possa sparir